Dopo il rinvio per i tragici eventi dell’alluvione, ci siamo chiesti se aveva senso tornare a teatro se ci sono sofferenza e difficoltà.

Ci siamo guardati negli occhi e abbiamo detto SI, l’arte ha sempre senso, eternamente, ininterrottamente, soprattutto in mezzo alle difficoltà. Il teatro può sembrare qualcosa di secondario ma per noi non è così. É bene primario da proteggere, spazio sacro di libertà e purificazione. Perché se c’è una cosa che il teatro sa fare bene è leccare le ferite.

Alla fine, abbiamo debuttato ed ora lo spettacolo “L’ultima duchessa: Livia della Rovere” è di tutti. Ci abbiamo investito molto in termini di tempo, risorse, studio e ricerca. Volevamo regalarvi un lavoro che fosse onesto, che rendesse giustizia a Livia e ci siamo riusciti grazie alla collaborazione del “Collettivo Collegamenti”.

Non saremo mai abbastanza grati al pubblico che ha condiviso questa nascita in questi due giorni: il debutto porta sempre con sé un’energia speciale, un misto di emozioni inspiegabili e il vostro applauso è stato il più bello dei regali.

Siamo davvero grati al team artistico e tecnico dello spettacolo:

A Francesca Berardi per la drammaturgia l’interpretazione intensa;
Filippo Mantoni per la regia attenta e poetica;
A Simone Bellezze per le musiche toccanti composte e realizzate con materiali di recupero;
A Stefania Cempini per i costumi sapientemente ideati;
A Paolo Monina Studio per le foto intense, poetiche, malinconiche e bellissime che hanno creato la scenografia;
A Francesco Mentonelli per la straordinaria e professionale assistenza tecnica nella realizzazione audio/luci;
A Stefano Romagnoli per le attrezzature tecniche e la collaborazione ormai consolidata;
A Matteo Cingolani per le foto che hanno immortalato lo spettacolo:
Grazie ai volontari/e del Cinema Suasa che ci hanno ospitati con gentilezza ed entusiasmo.
Grazie a tutti coloro che hanno unito le forze per il meraviglioso momento di condivisione dopo lo spettacolo: attraversare le stanze del palazzo in cui Livia della Rovere ha davvero vissuto i suoi ultimi giorni è stato incredibilmente emozionante;
Grazie a L’estetica Dell’effimero per i meravigliosi abiti di ispirazione seicentesca che hanno animato il salone del palazzo;
A Renzo Fiorani, autore del testo “gli ultimi giorni di Livia della Rovere” che ha ispirato lo spettacolo;
Alle aziende del territorio che hanno offerto al pubblico una degustazione dei loro prodotti di qualità: Cantina Suasa, Miele Suasa, Venturi Vini, Az. Agr. La Tradizione, L’Olivaio – Frantoio Oleario;
Grazie a MArCHESTORIE per questa meravigliosa opportunità;

“perché il bene vive nelle persone a cui facciamo del bene”