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Si avvicina la presentazione del libro “Serra de’ Conti. Storie e immagini 1950-1990”

L'evento si svolgerà sabato 10 dicembre alle ore 17.30 presso la Sala Italia a Serra de' Conti

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Presentazione del libro su Serra de' Conti

Sabato 10 dicembre alle ore 17,30 nella Sala Italia di Serra de’ Conti verrà presentato il volume curato da Virginio Villani, Serra de’ Conti. Storie e immagini 1950-1990. Il tempo delle fabbriche”, che racconta la storia dell’industrializzazione di Serra de’ Conti, non solo attraverso i dati e le notizie ricavate dagli archivi (non molte in verità), ma anche e soprattutto attraverso le testimonianze dei protagonisti, che vi parteciparono come operai e come dirigenti. A presentare il volume saranno il sindaco Letizia Perticaroli, l’assessore Luca Bevilacqua e lo stesso autore, che ne illustrerà i passi salienti attraverso la proiezione delle immagini più significative.

Il libro non racconta solo la storia dello sviluppo economico, ma anche la profonda trasformazione sociale, che ha visto una comunità di contadini e piccoli artigiani o commercianti diventare classe operaia e imprenditrice, soffermandosi, oltre che sulle vicende delle singole aziende, anche su aspetti della vita sociale. Il tutto è accompagnato da un ricco corredo di fotografie che documentano e illustrano meglio i fatti, dando anche un volto ai tanti protagonisti di quegli anni speciali.

Serra de’ Conti era agli inizi degli anni ‘50 un paese povero e privo di capitali, dove la disoccupazione si combatteva con l’emigrazione, le sovvenzioni statali (i cantieri di lavoro) e l’arte di arrangiarsi: l’unica prospettiva di progresso economico era affidata ad un corso di scuola professionale. I fattori che resero possibile questo “miracolo” economico (circa mille posti di lavoro creati in un ventennio) furono il bisogno di lavoro, la solidarietà politica e sociale e l’incontro con l’imprenditoria romagnola.

Il punto di partenza a metà degli anni ’50 furono lo spirito di iniziativa e il coraggio di un noto personaggio, che un po’ con le conoscenze politiche, un po’ con i contatti giusti, riuscì ad avviare un primo modesto calzaturificio, rompendo l’immobilismo, dimostrando che si poteva fare e aprendo la strada ad iniziative collettive. Così nel 1961 dal terreno della solidarietà politica prese avvio l’attività manifatturiera in grande stile, prima nel settore calzaturiero, poi in quelli della cartotecnica, della metallurgia, dell’abbigliamento, della plastica ecc. Con l’avvio delle fabbriche e con la maggiore disponibilità economica crebbe l’associazionismo e fiorirono le tante iniziative sociali e culturali, in un contesto di grande fermento di creatività, spirito di iniziativa e partecipazione.

Il libro salva dall’oblio tanta parte di questo periodo determinante per la vita del paese, restituendone la memoria ai più anziani e proponendolo ai giovani come strumento di conoscenza della identità della propria comunità e come esempio da seguire. In questa ottica la presentazione vuole essere anche un momento di confronto e di presa di consapevolezza del proprio passato da parte della comunità.

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