Medaglia d’onore IMI alla famiglia del castelleonese Edoardo Todari – FOTO
Fu internato militare durante la Seconda guerra mondiale

Il Prefetto Maurizio Valiante e il sindaco di Senigallia Massimo Olivetti hanno consegnato, nella mattina del 20 settembre 2025, presso la Prefettura di Ancona, la Medaglia d’onore IMI alla memoria di Edoardo Todari, nelle mani del figlio Renzo, in rappresentanza dei fratelli Graziella, Ernestina, Renato e di tutta la famiglia Todari.
Il prestigioso riconoscimento è stato richiesto da Renzo Todari con la collaborazione dell’ANPI di Castelleone di Suasa e concesso dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella con DPR 8 luglio 2025.
Edoardo Todari (1917-1986) è il secondo castelleonese insignito di questo riconoscimento postumo, dopo Donato Gabrielli (1900-1945) già insignito nel 2022. Edoardo fu deportato nel campo tedesco di Prenzlau nel Brandeburgo; al ritorno, dopo 6 anni tra militare, guerra e internamento, non venne riconosciuto neanche dalla madre a causa dello stato di deperimento fisico. Come molti, ha comprensibilmente scelto di non parlare in famiglia di questo doloroso periodo, ma ha conservato il tesserino del campo tedesco e alcune foto della guerra, che testimoniano quanto accaduto.
Nell’anno dell’80° della Liberazione finalmente il Parlamento italiano ha approvato la legge che istituisce “La Giornata degli internati italiani nei campi di concentramento tedeschi durante la seconda Guerra mondiale” (legge n.6 del 13 gennaio 2025) e riconosce il valore della Resistenza di chi, per non combattere per il Terzo Reich, sopportò la prigionia, le umiliazioni, la fame e le sofferenze, fino alla perdita della vita.
La data scelta, il 20 settembre, fa riferimento al giorno del 1943 in cui Hitler, d’intesa con Mussolini, decise di negare ai soldati italiani catturati, lo status di “prigionieri di guerra” e di conseguenza i diritti stabiliti dalla Convenzione di Ginevra, definendoli invece “Internati Militari Italiani” IMI.
In occasione del Giorno della Memoria, istituito dalla legge 211/2000 “in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militare e politici italiani nei campi nazisti”, lo Stato italiano rende il doveroso omaggio al dolore e delle sofferenze patite dagli oltre 650.000 militari italiani che dopo l’8 settembre rifiutarono di continuare la guerra al fianco dei nazisti e dei collaborazionisti fascisti della RSI.
Numerosi altri soldati e civili castelleonesi sono stati internati nei campi tedeschi durante la Seconda guerra mondiale, l’ANPI di Castelleone di Suasa è a disposizione per aiutare i familiari a raccogliere le informazioni e la documentazione necessaria per presentare alla Presidenza della Repubblica la domanda per il doveroso riconoscimento.
Nomi e storie che abbiamo tutti il dovere di ricordare perché, come scrisse Primo Levi, “Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario perché ciò che è accaduto può ritornare”. Monito che oggi risuona come drammatica premonizione, avendo davanti ai nostri occhi quotidianamente l’orrore dei crimini contro l’umanità, delle devastazioni e sofferenze delle decine di guerre che stanno martoriando tante popolazioni.
Francesco Gabrielli
Presidente ANPI Castelleone di Suasa
























Per poter commentare l'articolo occorre essere registrati su Valmisa.com e autenticarsi con Nome utente e Password
Effettua l'accesso ... oppure Registrati!