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Salvare il territorio agricolo: Corinaldo firma protocollo con l’università

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Matteo PrincipiUn protocollo di collaborazione per preservare il bene più prezioso: il territorio. Il Comune di Corinaldo ha stipulato un protocollo di intesa e collaborazione con l’università Politecnica delle Marche e nello specifico con il Centro di Ricerca e Servizio sul Paesaggio CIRP con l’obiettivo di studiare e monitorare le emergenze territoriali in aree agricole. Una collaborazione che si rinnova e consolida dopo la prima esperienza fatta già nel 2013.


Cuore del protocollo di intesa, approvato all’unanimità nel Consiglio Comunale dello scorso 12 agosto, è lo “studio, ricerca e sperimentazione relativamente al territorio corinaldese, al fine di identificare aree agricole a maggiore criticità e definire linee guida di gestione territoriale condivise da tutti i soggetti coinvolti”.

Un lavoro in sinergia fra ente pubblico ed ente scientifico che ambisce a delineare un documento guida per gli agricoltori e non solo al fine di preservare il territorio da possibili criticità idrogeologiche.

Ma non solo. Fra gli obiettivi ambiziosi del progetto di collaborazione sinergica tra Comune di Corinaldo e CIRP c’è la creazione di un “osservatorio partecipato delle emergenze territoriali in aree agricole” relativo agli eventi di dissesto idreologico in ambito agricolo, che coinvolga  tutti i soggetti interessati al fine di operare analisi territoriali “partecipate”.

Comune ed Università insieme. Una sinergia con una realtà importante su un tema, la preservazione del nostro territorio, che coinvolge tutto l’operato dell’Amministrazione. Dal turismo ai lavori pubblici, fino al bilancio – ha spiegato il primo cittadino Matteo Principi durante la presentazione del protocollo di intesa in Consiglio Comunale-. Un’evoluzione operativa di un percorso già iniziato nel 2013. Il rischio di perdere terreni agricoli per il dissesto idrogeologico è un argomento che non vogliamo sottovalutare. Il nostro territorio è il bene più prezioso che abbiamo e che dobbiamo preservare. Con questo lavoro vogliamo creare una relazione forte fra Amministrazione, Università e cittadini al fine di mettere in campo buone pratiche per prevenire ogni disagio – ha continuato Principi -. Non si tratta di uno strumento in sostituzione di enti sovraordinati ne tanto meno di un progetto per insegnare come preservare il territorio. Bensì di un percorso per coordinare al meglio competenze e responsabilità.

La collaborazione fra l’Università e il Comune di Corinaldo si basa su una reale e piena sintonia e condivisione di intenti – ha spiegato il professor Andrea Galli, Direttore del centro di ricerca Cirp -. Il primo punto su cui lavoreremo è la creazione di una banca dati georeferenziata con cui collocheremo gli eventi storici franosi su tutto il territorio, studiando ed analizzando cause e concause. Ne studieremo la distribuzione nel tempo e nello spazio cercando le eventuali predisposizioni genetiche. Il secondo passo sarà l’individuazione di di linee guida di gestione del territorio, tenendo in considerazioni le prassi e le modalità di preservazione – ha continuato il professore -. Ma la collaborazione adotta anche una terza prospettiva, più a lungo termine: la creazione di un osservatorio permanente del territorio. Esperienze di questo tipo stanno nascendo oramai in tutta Europa. Osservatori che nascono dal basso, come questa esperienza corinaldese”.

Un progetto della durata di 2 anni e su cui l’Amministrazione comunale investirà circa quindici mila euro. “Siamo partiti dall’evento calamitoso dello scorso maggio dove i problemi legati ai dissesti si sono acutizzati – ha concluso l’assessore ai lavori pubblici, Vinicio Franceschetti -. Oggi siamo arrivati a focalizzare una reale esigenza del comune e ad individuare una strada di prevenzione innovativa. Come in medicina, l’obiettivo che ci siamo posti è quello di prevenire una malattia, individuare una terapia e limitare al massimo le manifestazioni di disagio.Un nuovo modo di amministrare un problema che potrà essere d’aiuto non solo a Corinaldo ma a tutto il territorio”.

Una collaborazione innovativa fra Amministrazione Pubblica, Università e cittadini che si sviluppa su una strada già tracciata dai padri costituenti nella stessa Costituzione Italiana. “”La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione”. (Art.9).

dal
Comune di Corinaldo

Redazione Valmisa
Pubblicato Venerdì 22 agosto, 2014 
alle ore 17:46
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