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“Incompetenza e incapacità nell’amministrazione di Ostra Vetere”

Duro Agorà: "delegate le scelte ad altri, fa male al cuore"

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Agorà Movimento Civico per Ostra Vetere

In riferimento all’ultimo Consiglio comunale di Ostra Vetere del 12 ottobre scorso terminato alle 5 di mattina evidenziamo alcuni aspetti importanti che sono emersi:


Ø I nostri colleghi di opposizione hanno presentato oltre cinquanta emendamenti alle proposte di delibera che hanno evidenziato l’assoluta incapacità e incompetenza della attuale amministrazione a guidare la macchina comunale, e un comune senza una guida affidabile rischia di andare a sbattere.
Ø Non c’è un progetto amministrativo chiaro se non un elenco di interventi di ordinaria amministrazione che gli uffici farebbero già di routine.
Ø Alla interrogazione da noi presentata sulle prospettive di conferimento di funzioni e servizi all’unione dei comuni Terre della Marca Senone, il 17 Settembre ci viene risposto: “Attualmente stiamo discutendo sul possibile trasferimento della funzione di Polizia Locale all’unione (….)” ma alla conferenza dei capigruppo convocata dopo c.a 20 giorni questo argomento non viene neanche citato e veniamo informati che questa amministrazione ha deciso di conferire all’unione i servizi di Ragioneria, Tributi e Personale. Cosa succederà fra altri 20 giorni?
Ø Sempre in una interrogazione sull’unione dei comuni ci viene risposto che il piano di fattibilità che ha portato il comune di Ostra Vetere alla scelta di entrare nell’unione dei comuni non è stato elaborato dal Sindaco e dalla Giunta supportata e coadiuvata dai dirigenti del Comune di Ostra Vetere ma (testuale) “…si sono avvalse in primo luogo delle professionalità del Segretario Generale del comune di Senigallia e del dirigente Ufficio Comune….” con la successiva paradossale dichiarazione “…tutti i comuni sono uguali ed hanno pari dignità…”

A dimostrare che i comuni non sono uguali e non hanno pari dignità ci sono le dichiarazioni del Sindaco di Senigallia nonché attuale presidente dell’unione dei comuni Terre della marca Senone che all’assemblea del GIO dice che “…il progetto a lungo termine è quello di non avere più nessun dipendente dentro agli uffici comunali ma di averli tutti dentro l’unione” che tradotto significa togliere qualsiasi margine di autonomia ai comuni perché alla fine non sarà altro che una “fusione” mascherata da unione fatta senza il consenso dei cittadini come è invece previsto dalla legge.

E in consiglio comunale dichiara: “…abbiamo scelto come gestire i servizi sul territorio… funzioni associate attraverso la fusione, l’unione dei comuni o la convenzione… Mandolini diceva che era d’accordo con la fusione…”

Mandolini era d’accordo? E con chi? Non ci risulta che il Dott. Mandolini abbia mai avuto mandato di farsi portavoce dei cittadini di Ostra Vetere tantomeno della popolazione di un territorio di c.a 80.000 abitanti.

Insomma Ostra Vetere ha delegato le scelte per il proprio futuro e quello delle prossime generazioni ad un dirigente esterno super pagato, nominato dal Sindaco di Senigallia forse pensando che un compenso a 6 cifre sia automaticamente prerogativa di onnipotenza nella risoluzione dei problemi di un territorio.

A questo punto non si tratta più solo di contrapposizione politica dovuta al ruolo istituzionale dell’opposizione perché pensare che mille anni di storia dei comuni delle valli Misa e Nevola, che nel corso dei secoli hanno saputo resistere a carestie, invasioni e perfino alla peste, siano spazzati via dalla mediocrità degli amministratori contemporanei fa veramente male al cuore.

Da

Agorà

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