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Corinaldo: Lodolini e Sani rispondono a Principi

bruciature potatureI deputati Lodolini (commissione Finanze) e Sani (Presidente Commissione Agricoltura) rispondono alla lettera del Sindaco di Corinaldo.


«La commissione Agricoltura della Camera ha ben presente il fatto che l’obbligo di legge di trattare come rifiuto speciale i residui di lavorazioni agricole e forestali non utilizzati in agricoltura, selvicoltura o per la produzione di energia, costituisce un onere insostenibile per le aziende agricole.

In modo particolare per quelle di piccole dimensioni, collocate in aree montane e marginali. A tal proposito l’On. Emanuele Lodolini ha presentato, nei mesi scorsi, un’interrogazione parlamentare per sensibilizzare e affrontare il tema con l’obiettivo di risolverlo.

Ai sensi dell’articolo 185 del Decreto legislativo n° 152 del 2006, comma 1, infatti, il materiale agricolo o forestale naturale non pericoloso (paglia, sfalci, potature, e altro), che non sia utilizzato in agricoltura, selvicoltura o per la produzione di energia, rientra nella gestione dei rifiuti speciali, in quanto derivanti da attività agricole e agro-industriali.

Questa norma, conseguentemente, impedisce l’eliminazione dei materiali di scarto mediante l’uso del fuoco, pratica che viene configurata come reato di illecito smaltimento dei rifiuti.

Di questo problema è stato investito sia il presidente della XIII commissione Agricoltura della Camera sia la commissione Ambiente, con l’obiettivo di trovare soluzioni alternative allo smaltimento di sfalci, paglia e potature come rifiuto speciale, in modo da non penalizzare economicamente le aziende agricole, che altrimenti sarebbero spinte ad aggirare la legge. Ma anche per evitare che i materiali vengano abbandonati nei campi o nei boschi, con il rischio d’incrementare gl’incendi causati da processi di combustione naturale.

L’impegno che come deputati, e come commissione Agricoltura della Camera ci siamo assunti – anche in sinergia con la commissione Ambiente, che ha approvato una risoluzione – è quello di inserire la modifica della norma all’interno del collegato ambiente alla legge di stabilità 2014».

da on. Emanuele Lodolini

Redazione Valmisa
Pubblicato Venerdì 21 febbraio, 2014 
alle ore 17:50
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