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Strage di Corinaldo, nell’inchiesta un terzo compro oro

I Carabinieri starebbero comparando con le immagini dei preziosi sottratti ai clienti della Lanterna Azzurra

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Discoteca Lanterna Azzurra a Corinaldo

Un terzo compro oro nell’inchiesta sulla banda di Modena che avrebbe innescato la strage alla Lanterna Azzurra di Corinaldo scatenando la fuga dei clienti all’interno del locale a causa dello spray al peperoncino. Negli scorsi giorni i carabinieri di Modena hanno effettuato un’altra perquisizione all’interno di un negozio specializzato nell’acquisto di preziosi.

I militari  avrebbero preso in visione le schede di acquisizioni dei monili nella disponibilità dell’esercizio commerciale e le starebbero comparando con le immagini di oggetti preziosi sottratti ai clienti della Lanterna Azzurra; si allarga così ulteriormente il campo di indagine dopo l’arresto di sette persone – sei giovani e il titolare di un compro oro.

Gli arrestati, Ugo Di Puorto, 19 anni di San Prospero (Modena), Andrea Cavallari, 20 anni di Bomporto (Modena), Moez Akari, 22 anni residente a Castelnuovo Ranone (Modena), Raffaele Mormone, 19 anni di San Cesario sul Panaro (Modena), Badr Amouiyah, 19 anni residente a San Prospero (Modena),e Sohuibab Haddada, 21 anni residente a di Bomporto (Modena) e Andrea Balugani, 65 di Castelfranco Emilia titolare del compro oro – hanno già incontrato i magistrati. Quasi tutti, tranne Cavallari e Akari, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere, e con i loro legali chiederanno di essere ascoltati in procura ad Ancona

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