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Pronto il nuovo “Chioschetto”, Corinaldo riabbraccia lo Sperone

Chioschetto di CorinaldoDopo oltre 40 anni finalmente lo “Sperone” di Corinaldo, la torre pentagonale di 18 metri simbolo del paese, torna a nuova vita grazie all’importante progetto di riqualificazione dell’area Pincetto e la costruzione del nuovo chiosco ad opera dell’Amministrazione comunale di Corinaldo e della società “Il chiosco dietro le monache di Cinzia Bellagamba”.



Il progetto risponde pienamente alle esigenze cittadine di sicurezza viaria, estetica e recupero storico dell’area. L’attuale struttura che parzialmente nasconde lo “Sperone” è sorta alla fine degli anni ’60 proprio a ridosso della cinta muraria, troppo vicino all’incrocio tra Viale dietro le Monache, Via Porta San Giovanni e Viale degli Eroi. Una prossimità che per quarant’anni ha letteralmente messo a repentaglio l’incolumità dei clienti della struttura, troppo vicini alla strada e alla circolazione delle auto.

Accanto a questo, la vecchia struttura nascondeva agli occhi dei corinaldesi e dei tanti turisti che ogni giorno visitano il paese, lo “Sperone”. Si tratta di una poderosa torre pentagonale alta circa 18 metri, costruita nel XV secolo a difesa del Cassero. Lo “Sperone” da secoli rappresenta una peculiarità tutta corinaldese, un elemento architettonico eccezionale che, unito al chilometro di mura quattrocentesche, fanno di Corinaldo un esempio unico in tutte le Marche per la straordinaria conservazione della cinta muraria. Ora si cambia.

Chioschetto di CorinaldoIl nuovo chiosco infatti si trova proprio di fronte allo Sperone, nell’area denominata “Pincetto”. Una scelta precisa dell’Amministrazione comunale che garantisce la continuità ad un esercizio commerciale storico del paese, la valorizzazione di un gioiello architettonico, la sicurezza nella circolazione stradale e il miglioramento estetico di tutta la zona. Da non sottovalutare inoltre il miglioramento sotto l’aspetto igienico sanitario. É presente infatti un nuovo bagno pubblico idoneo anche per le persone diversamente abili.

Con la nota numero 8699 del 14 luglio 2009, il progetto del nuovo chiosco ha ottenuto l’autorizzazione della Soprintendenza per i Beni Ambientali e Architettonici di Ancona in merito alle valutazioni di impatto ambientale. La progettazione è del Geom. Bizzari e la direzione dei lavori è stata affidata all’ingegnere Rodolfo Regni e la ditta che realizza le opere e l’impresa edile Quercini di Corinaldo.

Sono stati costruiti due gazebo in ghisa. Uno a pianta ottagonale allungata per il bar ed un secondo gazebo sempre in ghisa da adibire a bagno pubblico. Le due strutture sono completamente amovibili e smontabili e di conseguenza non hanno richiesto indagini né geologiche né geotecniche. La pavimentazione del Pincetto inoltre è stata rifatta in arenaria.
Il costo dell’intervento è di 150 mila euro, spesa che l’Amministrazione Comunale sostiene, concedendo l’uso di parte dell’area demaniale del Pincetto alla ditta “Chiosco dietro le Monache di Bellagamba Cinzia”, per venti anni, dal 1 aprile 2010. La ditta si occuperà della costruzione e manutenzione dei manufatti, dell’adeguamento della vicina balaustra e della demolizione della vecchia struttura.

Chioschetto di CorinaldoPolemiche nostalgiche a parte, lo spostamento del chiosco non è una cosa nuova. Se ne parla da quasi vent’anni -ha spiegato l’assessore ai Lavori Pubblici, Cesare Morganti-. E’ giusto e sacrosanto criticare, ma di fronte ad incompiute o a importanti riqualificazioni come questa. Credo che anzitutto bisogna dare atto a tutti gli uffici pubblici del Comune di Corinaldo di aver svolto un ottimo lavoro di squadra. Dall’Ufficio Tecnico, con un progetto ben eseguito con puntuale attenzione alle richieste e alle esigenze dell’imprenditore e all’estetica e all’ottima scelta per la direzione dei lavori, alla Segreteria per aver trovato una soluzione definitiva a una questione burocratica annosa e improduttiva. In secondo luogo un ringraziamento particolare per la seria collaborazione alla Soprintendenza per i Beni Ambientali e Architettonici di Ancona, nella persona della Architetto Paceco -ha continuato Morganti-. Una lodevole e produttiva collaborazione che sta producendo ottimi frutti volti ad un recupero e a una conservazione dinamica del nostro Centro Storico. E in ultimo, non certo per importanza, va riconosciuto all’imprenditrice Bellagamba e alla sua consulente Porfiri la validità del progetto di gestione da noi condiviso fondato anche sulla promozione e somministrazione dei prodotti del luogo. Un biglietto da visita per i turisti e un’enoteca all’aperto per quanti vorranno degustare del buon verdicchio e per quanti vorranno assaggiare un piatto locale. Mi preme ricordare e sottolineare che la proprietà delle strutture è del Comune di Corinaldo, così come l’area verde al centro del Pincetto rimarrà di uso libero e pubblico.”

“Le mura per Corinaldo rappresentano il bene più importante -spiega lo storico Fabio Ciceroni-. Nel corso dei secoli sono riuscite a mantenere una funzione fondamentale. La cinta muraria infatti anche oggi ha l’importante ruolo di proteggere il centro storico. E così lo Sperone. Questa torre -continua Ciceroni-, rappresenta un simbolo tutto corinaldese. Costruito assieme alla parte più antica delle mura, “il puntone”, un altro modo per definirlo, è forse l’elemento più caratteristico. La sua valorizzazione è molto importante. Ultimamente ci si appoggiavano anche i rifiuti. Una trasformazione auspicata da decenni e che si concilia con la vocazione turistica culturale del paese.”

“Certamente il vecchio “chioschetto” è nei ricordi d’infanzia di molti corinaldesi -sottolinea Domizia Carafòli-, ma la sua posizione non era più tollerabile. Il Pincetto come luogo per la nuova struttura è perfetto. Nascerà un chiosco, sicuro e esteticamente migliore.”

“L’iniziativa del comune di Corinaldo è certamente lodevole ma credo non sia abbastanza -ha specificato lo storico Eros Gregorini-. Se l’obiettivo è quello del recupero delle mura si dovrebbe da un lato tenere in considerazione gli alberi che sorgono davanti allo Sperone, i quali coprono vistosamente la torre e in secondo luogo il Pincetto. Si tratta di una struttura costruita proprio a ridosso delle mura e che di conseguenza ne penalizza la visuale. Insomma un’iniziativa lodevole ma forse con scarsi risultati.”

dal Comune di Corinaldo
www.corinaldo.it

Redazione Valmisa
Pubblicato Sabato 6 marzo, 2010 
alle ore 17:33
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