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La stagione di prosa del Teatro Misa

Il programma del 2026 ad Arcevia

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Il Teatro Misa di Arcevia si prepara ad ospitare una nuova stagione di prosa, promossa dal Comune di Arcevia in collaborazione con il Centro di produzione teatrale Teatro Giovani Teatro Pirata (TGTP) che ne cura la direzione artistica e organizzativa. Sostengono la stagione il Ministero della Cultura, Regione Marche, e CMS Consorzio Marche Spettacolo, collabora ANPI Sezione di Arcevia.
 

 
Cinque gli appuntamenti in cartellone, da gennaio a maggio 2025, per offrire al pubblico uno spazio di incontro, di divertimento, di crescita e condivisione, con uno sguardo alla scena contemporanea.
 
Si parte il 18 gennaio con “45 giri, Cabaret concerto” di Rovine Circolari, e si prosegue l’8 febbraio con Claudio Morici in “La malattia dell’ostrica”, il 21 marzo con “Romeo e Giulietta. L’amore è saltimbanco” di Stivalaccio Teatro, il 18 aprile con Sandro Fabiani e Rudy Valentino in “Aspetta primavera, Bandini. Festa per John Fante”, per chiudere infine con “Love letters. Lettere dal carcere” di Piero Piva, spettacolo – quest’ultimo – fuori abbonamento.
 
 
 
«Questa nuova stagione – commenta il sindaco di Arcevia, Marisa Abbondanzieri – rinnova la tradizione di un pacchetto di spettacoli di grande qualità. È un cartellone che in questi anni si è saputo distinguere per una proposta eterogenea e interessante, capace di attirare un pubblico di appassionati e di famiglie, non solo dal territorio ma anche da altre province. Si realizza l’obiettivo che si persegue da 20 anni, da quando cioè ho avuto l’onore di inaugurare la riapertura del Teatro Misa. Al tempo auspicavano un luogo vivo e partecipato, e così è oggi. La conferma della scelta del Comune di investire con continuità nel teatro come bene pubblico, per uno spazio da vivere insieme, aperto alla comunità, al confronto e alla crescita collettiva».
 
 
 
«Con il recente rinnovo della convenzione tra l’Amministrazione comunale e Teatro Giovani Teatro Pirata – fa sapere Paola Petroni, assessore alla Cultura di Arcevia – si rafforza una collaborazione solida e duratura, fondata su fiducia, competenza e obiettivi condivisi. L’impegno del Comune si traduce nel sostegno costante a un’attività teatrale di qualità, che guarda al territorio e investe sulla partecipazione del pubblico. Il programma propone spettacoli diversi per stile, temi e linguaggi, con l’obiettivo di raggiungere pubblici differenti e offrire occasioni reali di partecipazione. La cura nelle scelte dei titoli e l’attenzione alla qualità continuano a guidare un’offerta culturale che vuole essere riconoscibile e radicata nel territorio».
 
 
 
Per Simone Guerro, direttore artistico TGTP, «si prosegue nella sfida di portare in una città di riferimento per le aree interne un cartellone di spettacoli della scena contemporanea adatti anche ad un pubblico giovane, una scelta che in questi anni ha saputo rinnovare il pubblico e mettere il ‘Misa’ nel cuore di tanti spettatori. Proseguiamo, inoltre, nella scelta di proporre al pubblico spettacoli di riferimento sia di compagnie nazionali che di artisti della scena marchigiana, molto apprezzati anche sui palcoscenici italiani».
 
 
 
 
 
Il programma
 
 
 
Domenica 18 gennaio ore 17 la stagione di prosa del Teatro Misa inaugura con “45 giri”, spettacolo di teatro-canzone di e con Isabella Carloni, accompagnata dalle chitarre di Giovanni Seneca – che firma anche gli arrangiamenti delle canzoni – e dalle variegate percussioni mediterranee di Francesco Savoretti. Il live cabaret – come recita il sottotitolo – offre uno sguardo ironico e scanzonato su un passaggio cruciale della nostra storia: gli anni del miracolo economico e di un’Italia talmente ottimista da apparire oggi surreale. Le imprese sulla luna, la diffusione della televisione, i primi supermercati, la vita dei primi anni 60 prometteva all’Italia un grande avvenire, sogni e speranze che il Paese cullava accompagnato da una nuova colonna sonora. La musica del tempo, rivisitata da una sensibilità contemporanea, incontra nello spettacolo l’ironia del teatro per raccontare, attraverso piccoli affreschi intrecciati a canzoni, un’Italia spavalda e avida di futuro, che in quegli anni si affaccia a profondi cambiamenti e a scelte decisive. La produzione dello spettacolo è di Rovine Circolari
 
 
 
Domenica 8 febbraio ore 17 il palcoscenico è per “La malattia dell’ostrica”, monologo di e con Claudio Morici. Scrittore, autore e performer, Morici sfida il mito dell’artista tormentato riflettendo sulle vite travagliate dei grandi della letteratura nazionale – da Pavese, a Pascoli, a Salgari – ed esplorando il legame tra genio e follia. Lo spettacolo nasce dal libro omonimo, in cui – dopo aver studiato decine di biografie per un programma tv sui libri, l’autore ha avuto un’illuminazione: gli scrittori sono tutti matti. Hanno subito guerre mondiali, miseria, traumi infantili, tragici amori non corrisposti. Che fare, si chiede il protagonista – se anche il proprio figlio vuole fare lo scrittore? Vietare l’uso della penna? La lettura dei libri? Attraverso incursioni nella vita dei grandi e delle grandi, troverà un modo per accompagnare suo figlio nella tempestosa età adolescenziale. Ma soprattutto compirà un viaggio a ritroso nella propria “età a rischio”, riportando alla memoria come i libri lo abbiano curato. Perché gli scrittori ci salvano la vita.
 
Sabato 21 marzo ore 21 Stivalaccio Teatro porta in scena “Romeo e Giulietta. L’amore è saltimbanco”, un omaggio ironico e appassionato a Shakespeare e al teatro stesso, firmato dalla compagnia veneta che ha fatto della rivisitazione della Commedia dell’Arte la propria cifra stilistica. Sullo sfondo della celebre tragedia degli amanti di Verona, prendono vita anche gelosie “Otelliane”, pregiudizi mercantili e tempeste interiori, in una danza scenica fatta di vita e morte, coltelli e veleni, comicità e profondità emotiva. Protagonisti sono Girolamo Salimbeni e Giulio Pasquati, attori sopravvissuti all’Inquisizione, che cercano il riscatto recitando per Enrico III di Francia proprio la più grande storia d’amore mai scritta: Romeo e Giulietta. Con loro in scena Veronica Franco, cortigiana e poetessa della Serenissima. Lo spettacolo si presenta come una prova aperta dove la narrazione si compone e si scompone tra improvvisazioni, duelli, canti, dialetti, pantomime e irresistibili invenzioni sceniche.
 
 
 
Il cartellone prosegue sabato 18 aprile ore 21 con “Aspetta primavera, Bandini. Festa per John Fante” dal romanzo omonimo di John Fante, con Sandro Fabiani e Rudy Valentino per uno spettacolo in collaborazione con Teatro Giovani Teatro Pirata. Al centro del racconto sono storie fatte di cuore e stomaco, quelle di Svevo Bandini, di sua Moglie Maria, uno strano ibrido tra una tigre e una suora sempre intenta a sgranare il suo rosario e dei suoi tre figli, Federico, August e Arturo. I Bandini non se la passano bene in America, anzi, non c’è nulla di quel che accade sotto gli occhi sognanti del piccolo Arturo che non porti il segno di un’atavica, metafisica, inguaribile fame italiana. Le loro avventure fanno ridere, ma dopo po’ ci si ripensa e ci si accorge che non c’è proprio niente da ridere. Una tragedia o, meglio, una commedia dell’immigrazione e dello spaesamento.
 
 
 
La stagione del Teatro Misa si chiude domenica 3 maggio ore 17 con uno spettacolo fuori abbonamento, “Love Letters” di Piero Piva con Mery Bracalente. Nel consueto appuntamento teatrale in collaborazione con l’ANPI sezione di Arcevia, a ricordo della strage nazifascista di Monte Sant’Angelo, va in scena il racconto dedicato ad Antonio Gramsci e alle sue Lettere dal carcere, uno dei testi di riferimento della Resistenza.
 
Un pensiero potente in un corpo fragile, quello dell’intellettuale e politico che seppe radunare attorno a sé il cuore del discorso politico europeo del primo 900, incarnando una profonda dissidenza contro ogni tirannia. Cosa rimane oggi della sua figura? Il punto di partenza per riscoprirla sono appunto le lettere da cui emerge il Gramsci più intimo. Attraverso di esse scopriamo una trama di affetti e resistenza, una dimensione umana che va oltre l’icona e riscalda ancora oggi.
 
Abbonamenti e biglietti
 
Già in vendita gli abbonamenti a 4 spettacoli con spettacolo fuori abbonamento in omaggio per chi si abbona (platea e palchi centrali euro 60, ridotto 50 euro, palchi laterali intero 50 euro ridotto 40 euro), e dal 22 dicembre al via anche la vendita dei biglietti, da 18 a 15 euro per platea e palchi centrali, e da 15 a 12 euro per i pachi laterali, con spettacolo fiori abbonamento a 5 euro posto unico.
 
Le prenotazioni e le vendite dei nuovi abbonamenti sono presso il Centro Culturale San Francesco di Arcevia in Corso Mazzini 64 (tel 0731.984561 biblioteca@arceviaweb.it), presso Teatro Giovani Teatro Pirata (0731 56590, cel 334 1684688 biglietteria@teatrogiovaniteatropirata.it). Biglietti in vendita su circuito vivaticket, presso Teatro Giovani Teatro Pirata, e da un’ora prima dello spettacolo anche nella Biglietteria del Teatro Misa (cel 334 1684688).
 
Informazioni
 
– Vendita on-line www.vivaticket.it
 
– Teatro Giovani Teatro Pirata tel 0731 56590 cel 334 1684688
 
– Biglietteria Teatro Misa cel 334 1684688 da un’ora prima dell’inizio dello spettacolo
 
– Teatro Giovani Teatro Pirata / Tel. 0731 56590 – Cell. 334 1684688. Lunedì-venerdì 9.00 – 17.00
 
biglietteria@teatrogiovaniteatropirata.it
 
www.teatrogiovaniteatropirata.it
 
– Biglietteria Teatro Misa Cell. 334 1684688 un’ora prima dell’inizio dello spettacolo
 
Redazione Valmisa
Pubblicato Venerdì 19 dicembre, 2025 
alle ore 11:59
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