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Al Teatro Goldoni di Corinaldo “Un clown alla corte dello Zar” il 25 marzo

Teatro Goldoni a CorinaldoLa programmazione teatrale del comunale C. Goldoni di Corinaldo si arricchisce con un fuori programma invero d’eccezione, grazie alla rappresentazione di lunedì 25 marzo prossimo a cura del regista Vito Minoia.



Inserito nella Giornata mondiale del teatro che cade il esattamente il 27 di questo mese e che si celebra ininterrottamente dal lontano 1962, lo spettacolo proposto titola: “Un clown alla corte dello Zar”, ovvero la rielaborazione in forma teatrale della vita avventurosa e pittoresca di Giacomo cirenei, in arte “Giacomino” (1884–1956), così come viene raccontata dal giornalista Franco Bernini all’interno dell’omonimo libro pubblicato nel 1929.

La particolarità, che assegna rilevanza sociale oltre che artistica all’evento scenico in questione è che scaturisce dalle attività del laboratorio “La comunicazione teatrale” che il Teatro Aenigma conduce all’interno della casa circondariale di Villa Fastiggi di Pesaro.

Presentato dalla compagnia Lo Spacco, vedremo pertanto esibirsi in veste di attore Daioni Alexandra Galarza Santos, Elisa Hadi Ayed, Ananas Nedev Kashmerov, Romina Mascioli, Adrian Muca, Fathbardh Dervisci, Hernandes Parades e Beatrice Rivelli.

Il laboratorio teatrale è stato condotto da Vito Minoia e Romina Mascioli (i quali ne firma no anche la regia), con Ginevra Sanguigno.
Le scene e i costumi sono del Teatro Aenigma.

L’allestimento si impreziosisce delle ricerche sonore degli allievi della classe 3° B della scuola Galilei (a.s. 2011/12) e riceve le collaborazioni di Michele Cireni e Umberto Dolcini.

La storia raccontata è dunque quella di un valente artista ma misconosciuto, soprattutto in Italia, mentre all’estero ebbe fama e fortuna.

Giacomino, al secolo Giacomo Cireni, all’età di 8 anni venne affidato dalla famiglia ridotta in povertà a un piccolo circo di provincia, dove tuttavia iniziò a fare l’acrobata, fino a diventare un’artista completo. Lavorò in Italia e poi a Parigi, in Germania e soprattutto in russia dove, all’apice del successo, superò per notorietà Anatoli Durov, il clown più amato a San Pietroburgo.

Questo gli valse l’invito della famiglia reale ad esibirsi più volte a corte per rallegrare il piccolo zarevic Aleksej, malato di emofilia, futuro erare al trono di Nicola II.

La rivoluzione bolscevica lo costrinse ad allontanarsi e, attraverso la Siberia prima e il Giappone poi, a raggiungere addirittura Hollywood, dove lavorò collaborò con lo stessa Charlie Chaplin.

Insomma, è portata in scena la storia di Giacomino, come leggiamo nelle note di regia di Minoia, capace di “far riflettere sulle difficoltà e le gioie della vita, ma anche su nomadismi culturali, vagabondando nel passato e nel futuro, oltrepassando il senso comune della percezione spazio– temporale, dalla vita alla scena…e di nuovo alla vita”.

Come è stato detto in apertura, la compagnia prenderà parte attiva alle manifestazioni quest’anno programmate per la giornata mondiale del teatro anche in altre sedi, ricevendo il sostengo di quanti si impegnano per fare del teatro una palestra di vita e non solo segno d’arte ancorché ineccepibile, sull’onda dell’entusiastico messaggio del premio Nobel Dario Fo al quale è spettato quest’anno esprimere considerazioni significative a proposito di teatro e vita.

Teatro come esperienza formativa individuale e collettiva, come possibilità di recupero e reinserimento sociale, come momento terapeutico dell’anima ma anche del corpo, in una società che sempre più sembra privilegiare la disumanizzazione e l’emarginazione a scapito della solidarietà e dell’accoglienza.

Un’occasione da non perdere per il pubblico affezionato del Goldoni che da dicembre a maggio propone un ventaglio di offerte artistico–culturali davvero per tutti i palati, gli interessi e le possibilità.

Ingresso: posto unico € 10.

dal Comune di Corinaldo

Redazione Valmisa
Pubblicato Venerdì 22 marzo, 2013 
alle ore 19:24
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