Nessuno ci ha interpellato, nessuno ha chiesto il nostro parere!
Il parere degli amministratori , dei cittadini e delle attività dell’area alluvione 2022.

Il ricorso al TAR, concepito secondo le modalità riportate e lette sui giornali, può rivelarsi un problema per tutto il resto del territorio. Ci coinvolge inevitabilmente, e va valutata attentamente la ricaduta che potrebbe avere sugli interventi programmati da Arcevia a Senigallia, da Cantiano a Sassoferrato.

Il ricorso sul progetto nuovo ponte Garibaldi comprensibile e suffragato da 10.000 firme, riguarda una porzione delle aree alluvionate, un intervento in un Comune, non può e non deve coinvolgere il resto del territorio.

Il ponte Garibaldi per Senigallia è una questione di sicurezza, urbanistica e di assetto del centro storico, della sua bellezza e della sua storia.
Il TAR la esaminerà.

Il resto è sistemazione della rete idraulica, fiumi, fossi, ponti e viabilità connessa e tale deve rimanere, il ricorso non può coinvolgere la messa in sicurezza idrogeologica, le frane, la ricostruzione di ponti, le reti, le attività, gli immobili collocati in particolare nelle aree interne colpite dall’alluvione ovvero in tutto il resto del territorio.

Nè deve aggiungere ulteriori difficoltà ai Comuni, ai cittadini e alle imprese.

Sarebbe davvero difficile comprendere una semplificazione dei problemi dagli inevitabili risvolti politici. Non si possono metterli tutti sullo stesso piano.

Siamo ancora in emergenza, non è superata nei fatti e dobbiamo accelerare gli interventi altro che sospenderli o rallentarli! Anzi andrebbero aiutati i Comuni a potenziare le strutture tecniche, questo è il nodo, non un arresto delle attività a cui stiamo lavorando, per affrontarne una sola!

Mi auguro che il Tar valuti attentamente l’intera situazione nella quale l’entroterra sarebbe la realtà più penalizzata da ogni punto di vista, abbiamo già pagato prezzi troppo alti!

Marisa Abbondanzieri