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“Crescere nell’accoglienza”: nella Giornata mondiale del rifugiato, convegno a Corinaldo

Giovedì 21 giugno dalle 15, gli interventi di Pierfrancesco Curzi, Federico Sabbatini, Sandra Magliulo e Gaetano Monte

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Corinaldo

“Crescere nell’accoglienza” è il convegno che si terrà presso la Sala consiliare del comune di Corinaldo il 21 giugno a partire dalle ore 15, in occasione della Giornata mondiale del rifugiato.

Realizzato da Fondazione Caritas Senigallia in collaborazione con il comune di Corinaldo, il convegno avrà come temi l’integrazione e le buone prassi per l’accoglienza, in particolare nelle piccole e medie comunità, che sono luoghi speciali per mettere in atto un’integrazione piena che coinvolge profondamente il tessuto sociale.

A Corinaldo, "Crescere nell'accoglienza" - locandinaIl programma del convegno prevede, dopo i saluti delle autorità, l’intervento di Giovanni Bomprezzi, direttore di Fondazione Caritas, per presentare lo SPRAR (Sistema di protezione rifugiati e richiedenti asilo) e di Chiara Michelon, ufficio stampa SPRAR Senigallia e Ambito territoriale, sull’uscita di “La finestra”, giornale con focus sull’immigrazione del territorio.

E poi il cuore del convegno, con gli interventi di Pierfrancesco Curzi, giornalista e reporter, grande viaggiatore e scrittore di numerosi libri sui grandi conflitti mondiali (dal genocidio ruandese al conflitto sui Balcani); di Federico Sabbatini, educatore della Comunità per minori Casa di Corinaldo, della cooperativa Agorà; di Sandra Magliulo, membro dell’UNCHR (Alto commissariato delle Nazioni Unite peri rifugiati) e di Gaetano Monte dell’FCEI/MH (Federazione delle chiese evangeliche in Italia) con il programma per rifugiati e migranti Mediterranean Hope. Modera il convegno Alice Mazzarini.

Fondazione Caritas, attraverso il consorzio Communitas, ente nato dall’iniziativa di alcune Caritas diocesane impegnate nell’accoglienza di migranti e rifugiati, fa parte infatti del progetto SHARE Integration, volto a promuovere l’accoglienza e l’integrazione di migranti re-insediati o trasferiti attraverso i corridoi umanitari nelle comunità locali. Il progetto, che vede la partecipazione dei rappresentanti di cinque territori italiani (Biella, Gorizia, Savona, Senigallia e Rho) e di vari Paesi europei (Austria, Belgio, Francia, Germania, Paesi Bassi, Portogallo, Regno Uniti e Romania), è partito nel mese di febbraio 2018 e terminerà nell’agosto 2019. Il suo obiettivo primario è quello di condividere e sviluppare buone prassi nell’accoglienza dei migranti, in particolare quelli nella condizione sopra descritta, e nella preparazione e consapevolizzazione delle comunità ospitanti.

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