Castelleone di Suasa si anima con la festa di Sant’Antonio Abate
Domenica 17 gennaio in tutta Italia si celebra a livello locale il dialetto
Il 17 gennaio di ogni anno ricorre la Giornata Nazionale del Dialetto e delle Lingue Locali, ideata dall’ UNPLI (Unione Nazionale Pro Loco D’Italia), giunta oramai alla quarta edizione, per contribuire alla salvaguardia delle lingue locali quali patrimonio culturale del Paese.
Anche l’Amministrazione Comunale e la Pro Loco di Castelleone di Suasa hanno aderito a questa iniziativa organizzando domenica 17 gennaio, la “Festa di Sant’Antonio Abate” che inizierà, come recita il manifesto: “verso le tre e mezza, dopo magnato, ntè la Piazza de l’arloggio la Bendizione dei annimali, col Curato che benedisce cani, gatti, cavai, cunili, ucei e bestie de tutte le razze”.
Proseguirà, poi, con l’apposizione del “mascherone”: “Co’ la Festa de Sant’Antogno bocca ‘l carnovale, da tanti anni se usa, anche da prima de quel por Gigione, de tirà fora ‘l mascherone. Sta ‘npicco nte la piazza a ‘rcordacce de ballà, frigge e mascheracce, tocca fallo in allegria finché le Cenneri ‘n se l’ porta via”.
Il manifesto riporta anche il proverbio del giorno, che dice: “Sant’Antogno dal barbò tira fora ‘l mascherò, Sant’Antogno da la barba bianca mette la neve ndo’ che manca (o …se non nevica poco ce manca)”.
Il pomeriggio continuerà con giochi, musica e degustazioni di alcuni piatti tipici “… dopo gimme giù ‘l Castello, c’è da bé e da magnà: la crescia coi grascei e po’ faggioi co’ le coddiche, fegatei (coradella, pannella, ‘nnavero o ‘nnauro) e salcicce, uliva nte’ la Pigna (uliva nera, fenocchio selvatico, ajo, sale e scorsa de melarancia), fava lessata, castagnoli (fritti co’ lo strutto e po’ arpassati nte’ l’archermuse e lo zucchero), vino nero (cavato col cione e la pitria)”.
Ad allietare le ore pomeridiane, saranno presenti anche il gruppo di canto popolare “La Macina” ed alcuni giochi tradizionali: “giocamme e se ce sgappa vincemme”.
Per l’occasione sarà possibile visitare il Museo Archeologico “A. Casagrande”, in particolare le quattro sale di recente ristrutturate: “al museo se bocca gratise”.
Il dialetto locale è il collante che ci lega alle nostre radici e valorizza la nostra diversità culturale, è elemento d’identità, per cui l’Amministrazione Comunale e la Pro Loco hanno deciso di avviare la promozione di questa giornata nel segno del dialetto, l’intera collettività è invitata a partecipare.
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