Valmisa
Versione ottimizzata per la stampa

L’Unione dei Comuni del senigalliese tra passato e futuro

"Si tratta quindi di una "federazione" di enti che restano pienamente autonomi"

1.473 Letture
commenti
Ristorante Lo-Lì Senigallia - Rosticceria, piatti da asporto, menù a prezzo fisso
Il paese di Serra de' Conti

L’Unione tra Comuni costituisce una formula intermedia tra la “fusione” (integrazione e completo superamento dei comuni preesistenti) e la collaborazione attraverso “convenzioni” (modalità più leggera e flessibile ma senza personalità giuridica).

Si tratta quindi di una “federazione” di enti che restano pienamente autonomi ma rendono la collaborazione stabile, governata con regole democratiche e dotata di personalità giuridica (organi elettivi, uffici e personale), peraltro senza alcun costo aggiuntivo come espressamente previsto dalla legge.

Nelle Valli del Misa e Nevola, le collaborazioni hanno radici negli anni ’70 con le Associazioni intercomunali, poi è stato costituito il consorzio Cogesco che ha contribuito a superare la grave crisi idrica degli anni ’90 realizzando la condotta di Gorgovivo (oltre a gestire la Casa Protetta di Corinaldo e altri servizi).

Più recentemente, a seguito del d.l. n. 78/2010 e della legge n. 56/2014, sono state avviate, da diverse parti politiche, riflessioni e proposte per aggiornare le collaborazioni e renderle più efficaci rispetto ai problemi attuali (crisi della finanza locale, innovazione informatica, progettualità d’area vasta, accesso alle risorse pubbliche, politiche per la sicurezza e il governo del territorio, ecc.).

Già nel 2015 sono state inviate a tutti i Comuni delle proposte in questa direzione e organizzati vari convegni e, nel 2016, i Sindaci del Cogesco hanno chiesto alla struttura interna uno studio di fattibilità che è stato discusso dal Consiglio comunale di Serra de’ Conti il 28.12.2016, i cui indirizzi politici sono stati approvati (con una sola astensione), trasmessi nuovamente ai Comuni e poi approvati anche da Trecastelli e Arcevia.

Nel corso del 2017, tenuto conto delle tornate elettorali, lo studio è stato completato anche in vista della scadenza al 31.12 della convenzione per il settore Sociale (che, in assenza di continuità, creerebbe non pochi problemi) e approvato all’unanimità dai Sindaci il 14 novembre insieme alla proposta di Statuto, in occasione di una formale assemblea del Cogesco.

La proposta, che costituirebbe la realtà associativa più rilevante delle Marche (per estensione territoriale, popolazione e risorse da gestire), permette di superare la frammentazione odierna (12 sedi aggregative tra unioni, consorzi e convenzioni), avvia una vera governance delle nostre valli, consente il superamento dei limiti nel turn-over del personale e l’accesso ai fondi che incentivano le unioni.

Naturalmente, i tempi tecnici, le problematiche amministrative e le scadenze istituzionali rendono comprensibilmente difficile l’omogeneità assoluta in questi percorsi innovativi, tuttavia appare chiara la disponibilità di tutti i soggetti interessati ad andare avanti in modo rispettoso ed inclusivo di tutte le realtà comunali, in una logica federativa che non annulla le autonomie ma rende più solida e aperta al futuro ogni collaborazione possibile per lo sviluppo dell’area.

Commenti
Ancora nessun commento. Diventa il primo!
ATTENZIONE!
Per poter commentare l'articolo occorre essere registrati su Valmisa.com e autenticarsi con Nome utente e Password

Già registrato?
... oppure Registrati!