Doppio appuntamento con la cultura a Corinaldo
Da Stonehenge alle piramidi di Giza, fino alle Grotte di Frassassi
Doppio appuntamento con la cultura a Corinaldo. Dopo il ponte di ferragosto, infatti, si svolgeranno due incontri interessanti con la storia come filo conduttore.
Martedì 16, presso la sala Carafòli in municipio, alle ore 21:15 si svolgerà l’incontro “Il cielo sulla terra e le nozze celesti. Dalle piramidi di Giza a Stonehenge” a cura di Giancarlo Balducci. Un appuntamento incentrato su quei particolari siti archeologici
costruiti da antiche civiltà con riferimento agli asterismi celesti creati dalla posizione delle stelle. L’esempio più evidente sono le tre piramidi di Giza e le tre stelle della cintura di Orione. La seconda parte, invece, sarà dedicata al celebre sito archeologico
di Stonehenge, sorto circa 5mila fa ad opera dei Celti. In particolare, si darà spazio ad una interpretazione del monumento da parte dello scrittore inglese Terence Meaden. La serata si concluderà con la proiezione di 34 statuine legate al mito della Grande Dea-Madre Terra (tra cui è compresa anche quella denominata della “Venere di Frasassi”).
Il secondo appuntamento avrà luogo mercoledì 17 e coincide con l’ultimo appuntamento della rassegna “Quelle antiche sere“. Verrà presentato il libro “La scoperta della grotta grande del vento di Frasassi“, scritto da Maurizio Bolognini. Alla serata, in programma nel sito di Santa Maria in Portuno in località Madonna del Piano e con inizio dalle 21.30, parteciperà anche l’autore.
“La scoperta della grotta grande del vento di Frasassi – racconta Bolognini, scrittore e speleologo – avvenne quasi 40 anni fa, a più fasi, da giugno a dicembre del 1971 (ma settembre fu il mese decisivo per la scoperta). Più precisamente, a causa di alcuni smottamenti del terreno, si aprirono dei pertugi che consentirono, a me e ad altri miei colleghi (tra cui Rolando Silvestri e Giancarlo Cappanera), di calarci all’interno”. Il foro d’ingresso, non più grande di “un volante di auto” e da cui fuorisciva una forte corrente d’aria (motivo della intitolazione della grotta), permise al gruppo di inoltrarsi all’interno delle Grotte di Frasassi. “Ad un primo momento – ricorda ancora Bolognini – quello che apparve alla nostra vista fu un “nero assoluto”. Poi, a poco a poco, ci abituammo alle tenebre e vedemmo infiniti cunicoli, grotte, gallerie e pozzi (che si snodavano per una lunghezza complessiva di circa 5 chilometri)“.
Un appuntamento quindi da non perdere, mercoledì 17, dalle 21.30, a Madonna del Piano.
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